
C’è grande attesa sul fronte delle Pensioni, in particolare in merito alle rivalutazioni e all’adeguamento al costo della vita. Non sono previste però grandi novità, considerato il rallentamento dell’inflazione al +0,4 per cento di media nel 2019.
Nella Legge di Bilancio è previsto il riconoscimento del 100 per cento di rivalutazione anche ai beneficiari di un trattamento compreso tra tre e quattro volte il minimo Inps (ma era già previsto un adeguamento al 97%). L’estensione della rivalutazione è prevista anche per il 2022.
Gli aumenti sono così previsti:
1) + 0.40% per le pensioni con un importo non superiore a tre volte il trattamento minimo, vale a dire le pensioni da 1.545,21 euro, con un incremento massimo di 6 euro al mese;
2) + 0,38% per pensioni con un importo compreso tra le tre e le quattro volte il trattamento minimo;
3) + 0.30% per pensioni con un importo compreso tra le quattro e le cinque volte il trattamento minimo;
4) + 0,20% per pensioni con un importo compreso tra le cinque e le sei volte il trattamento minimo;
5) + 0,18% per pensioni con un importo compreso tra le sei e le nove volte il trattamento minimo;
6) + 0,16% per pensioni con un importo che supera di nove volte il trattamento minimo.