La stima preliminare del PIL, da parte del’ISTAT, fa segnare un +0,5% rispetto al trimestre precedente

 

L’Italia non si ferma. Ne avevamo parlato ad inizio anno e, stando all’ultimo comunicato ISTAT del 26 aprile, l’economia italiana, nel primo trimestre del 2023, ha fatto registrare una crescita dello 0,5% rispetto al trimestre precedente e una crescita dell’1,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sebbene questi dati siano ancora provvisori e soggetti a revisione, sembrano indicare un’accelerazione della ripresa economica del Paese. L’analisi dei dati rivela che la crescita, per quel che concerne l’offerta, è stata trainata sia dal comparto industriale che da quello dei servizi, mentre il settore primario ha registrato una stazionarietà. Per la domanda, il contributo alla crescita del PIL è positivo sia per la componente nazionale che per quella estera. La crescita registrata in questo primo trimestre è particolarmente significativa dopo la lieve flessione del trimestre precedente del 2022 anche se la stabilità politica, il livello di investimenti pubblici e privati e la persistenza della pandemia potrebbero modificare il trend nei prossimi mesi. Sulla base dei dati attuali, tuttavia, l’economia italiana può far leva su una solida base e la tendenza suggerisce un tasso di crescita per il 2023 stimato intorno allo 0,8%. Secondo il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni, l’Italia ha fatto “meglio del previsto”, anche rispetto ad altri Paesi dell’UE. Il Pil tedesco, infatti, è in calo dello 0,1%; in crescita, invece, per Francia e Spagna, rispettivamente dello 0,2 e 0,5%, dati, comunque, peggiori di quelli del nostro Paese. Resta, però, ancora troppo alto il livello dell’inflazione ma un’efficace e tempestiva attuazione delle riforme e degli investimenti previsti dal PNRR potrebbero costituire l’elemento chiave per lo sviluppo dell’Economia.

 

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