
Grazie ai dati dell’Osservatorio sul precariato INPS relativi a dicembre 2020 possiamo avere un quadro più preciso del panorama occupazionale italiano e degli effetti della pandemia sul mercato del lavoro. Le assunzioni nel settore privato nei 12 mesi del 2020 sono state 5.028.376 con una contrazione notevole rispetto all’anno precedente (-31%) per effetto dell’emergenza legata alla pandemia da Covid-19, che ha determinato la caduta della produzione e dei consumi.
La contrazione si è allentata con l’allentarsi delle misure restrittive ma il calo ha riguardato in maniera più incisiva le assunzioni con contratti di lavoro a termine (intermittenti, somministrati, a tempo determinato). Le conferme di rapporti di apprendistato (stagionali e somministrati) giunti alla conclusione del periodo formativo risultano per il periodo gennaio-dicembre 2020 ancora in crescita (+9% sul corrispondente periodo del 2019).
“Nel periodo gennaio-dicembre 2020, 83.324 – nota l’Inps – i rapporti di lavoro (assunzioni e trasformazioni a tempo indeterminato) hanno usufruito dei benefici previsti dall’esonero triennale strutturale per le attivazioni di contratti a tempo indeterminato di giovani fino a 35 anni, valore in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-23%). Inoltre 45.562 attivazioni a tempo indeterminato hanno beneficiato della decontribuzione per il Sud e, soprattutto, 184.455 hanno beneficiato dell’esonero previsto dal decreto Agosto. Nel complesso, i rapporti così incentivati costituiscono il 27% del totale dei rapporti a tempo indeterminato attivati”.
Una contrazione ha riguardato anche i lavoratori impiegati con Contratti di Prestazione Occasionale (CPO): “ad aprile risultava pari al -78% e si è progressivamente attenuata fino al -10% di agosto, per poi peggiorare nei mesi successivi fino a raggiungere il -40% a dicembre (11.934 lavoratori impegnati contro 19.878 a dicembre 2019). L’importo medio mensile lordo della remunerazione effettiva a dicembre risulta pari a 291 euro, in crescita rispetto all’anno precedente.
I lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia (LF) a dicembre 2020 sono stati 11.988, in crescita (+45%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’importo medio mensile lordo della remunerazione di questi lavoratori è tornato ai livelli precedenti la pandemia (172 euro a dicembre 2020 contro 161 a dicembre 2019) mentre nel periodo tra marzo e agosto oscillava tra i 500-600 euro”.