
Il Governo italiano, a fronte dell’emergenza “Coronavirus” ha elaborato diverse misure per contenere il contagio e sta inoltre preparando ulteriori provvedimenti, di prossima approvazione, per il sostegno economico ai cittadini, alle famiglie e alle imprese, connesse all’emergenza sanitaria per la diffusione del COVID-19, e più globalmente per la crescita economica del Paese.
Ecco le 10 REGOLE stabilite dal Ministero della Salute che tutti, cittadini, lavoratori e aziende devono seguire per prevenire ed evitare il contagio:
• Lavati spesso le mani con acqua e sapone o con gel a base alcolica
• Evita il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute
• Non toccarti occhi, naso e bocca con le mani
• Copri bocca e naso con fazzoletti monouso quando starnutisci o tossisci. Se non hai un fazzoletto usa la piega del gomito
• Non prendere farmaci antivirali né antibiotici senza la prescrizione del medico
• Pulisci le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol
• Usa la mascherina solo se sospetti di essere malato o se assisti persone malate
• I prodotti MADE IN CHINA e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi
• Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus
• In caso di dubbi non recarti al pronto soccorso, chiama il tuo medico di famiglia e segui le sue indicazioni
Di seguito, la nota informativa per tutti i lavoratori di integrazione alla Valutazione dei rischi Epidemia da COVID-19 (coronavirus 2019-nCoV / Sars-CoV-2) – aggiornamento informativo e disposizioni interne in ambito Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro per la prevenzione alla diffusione del Coronavirus (Covid-19). Sono ormai passati alcuni giorni dall’inizio dell’Emergenza Coronavirus sul territorio italiano, in data 01/03/2020 il consiglio dei Ministri ha promulgato il DPCM 01/03/2020 che ha confermato e leggermente modificato le misure di contenimento in atto sul territorio. La presente nota è pertanto aggiornata con l’elenco delle misure di prevenzione e contenimento aziendali attualmente in vigore.
Le disposizioni operative e di seguito descritte, vanno applicate unitamente alle informative delle autorità sanitarie competenti, restando inteso che qualunque prescrizione più restrittiva, disposta da parte di tali autorità, va considerata come prevalente e di automatica applicazione.
“Chiunque abbia fatto ingresso in Italia, a partire dal 15/02/2020, dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come identificate dall’Organizzazione mondiale della sanità, o sia transitato o abbia sostato nei comuni della “zona rossa”, deve comunicare tale circostanza al proprio medico di medicina generale, al pediatra di libera scelta o ai servizi di sanità pubblica competenti, che procedono di conseguenza, secondo il protocollo previsto in modo dettagliato dallo stesso dpcm. Tali lavoratori dovranno contestualmente informare i propri superiori e concordare misure di lavoro alternative alla presenza in azienda.
In considerazione dell’evoluzione dell’epidemia, del divieto attivo di volo dal territorio nazionale verso la Cina e delle potenziali difficoltà connesse all’insorgenza anche di normali sintomi influenzali all’estero, si consiglia in ogni caso ai dipendenti di limitare, per quanto possibile, gli spostamenti per motivi personali verso l’estero. In generale, nell’ambito di tali viaggi si ricorda nuovamente di prestare particolare attenzione ai comportamenti di auto protezione e prevenzione individuale precedentemente descritti.
Le trasferte sul territorio nazionale non sono sospese “dalla legge”, con l’eccezione delle zone soggette a restrizioni da parte delle autorità (zona rossa). Tuttavia, si richiede in generale, con riferimento alle trasferte sul territorio nazionale, di valutarne con particolare attenzione la necessità e improrogabilità, limitandone il più possibile il numero. Con riferimento ai viaggi sul territorio nazionale si invitano quindi anche tutti i lavoratori a limitare, per quanto possibile, gli spostamenti per motivi di lavoro e di utilizzare, in via preferenziale, gli strumenti aziendali di comunicazione a distanza, limitando in tal modo allo stretto necessario la frequentazione di stazioni ferroviarie ed aeroporti.
Si ricorda altresì il consiglio di ridurre al minimo necessario la concentrazione di persone (evitare di creare occasioni di contagio), ovvero ridurre il più possibile l’organizzazione e la partecipazione ad eventi, fiere, riunioni, etc.
Tutti i luoghi aperti al pubblico, sull’intero territorio nazionale, dovranno mettere a disposizione degli addetti, nonché degli utenti e visitatori, soluzioni disinfettanti per il lavaggio delle mani.
Si ricorda a tutti di attuare alla lettera i comportamenti di auto protezione e prevenzione individuale (le 10 regole) consigliati dal Ministero della Salute, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Nel caso in cui si sia venuti in contatto con un caso sospetto, secondo quanto definito dalla circolare del Ministero Salute del 22/02/2020, si dovrà immediatamente comunicare al proprio Responsabile ed alla Struttura Risorse Umane, tale contatto per l’attivazione delle procedure aziendali interne finalizzate alla comunicazione con le autorità sanitarie competenti e all’eventuale attivazione dei piani di Continuità Operativa. In tale evenienza, si raccomanda al lavoratore di:
• evitare contatti ravvicinati con la persona malata;
• se disponibile, fornirla di una maschera di tipo chirurgico;
• lavarsi accuratamente le mani;
• prestare particolare attenzione alle superfici corporee che sono venute eventualmente in contatto con i fluidi del malato;
• far eliminare in sacchetto impermeabile, direttamente dal caso sospetto, i fazzoletti di carta utilizzati.
Ove, nel corso dell’attività lavorativa, si venga a contatto con un soggetto che risponde alla definizione di caso sospetto, si provvederà a contattare i servizi sanitari segnalando che si tratta di caso sospetto per Covid19.
Nell’attesa dell’arrivo dei sanitari:
• evitare contatti ravvicinati con la persona malata;
• se disponibile, fornirla di una maschera di tipo chirurgico;
• lavarsi accuratamente le mani. Prestare particolare attenzione alle superfici corporee che sono venute eventualmente in contatto con i fluidi (secrezioni respiratorie, urine, feci) del malato;
• far eliminare in sacchetto impermeabile, direttamente dal paziente, i fazzoletti di carta utilizzati. Il sacchetto sarà smaltito in uno con i materiali infetti prodottisi durante le attività sanitarie del personale di soccorso.
Si raccomanda di utilizzare solo informazioni disponibili presso i siti WHO (www.who.int), ECDC (www.ecdc.eu), Ministero Salute (www.salute.gov.it), ISS (www.iss.it), o in caso di urgente necessità, il numero verde 1500.
Numero di pubblica utilità 1500 – Covid-19
Il numero di pubblica utilità 1500 è stato attivato dal Ministro Roberto Speranza il 27 gennaio per rispondere alle domande dei cittadini sul nuovo Coronavirus 2019-nCoV.
Rispondono dirigenti sanitari e mediatori culturali H 24 dalla Sala operativa del Ministero della Salute.
Il personale dedicato all’attività ha effettuato un corso formativo anche sulle tecniche di counselling per accogliere e dirimere quesiti, dubbi e incertezze delle persone che hanno viaggiato o dovranno andare in Paesi extra Ue, compresa la Cina.
Nelle conversazioni, possibili anche in lingua cinese per i cittadini che non parlano la lingua italiana, vengono fornite indicazioni circa le precauzioni da adottare quando si rientra dalla Cina.
Vengono inoltre date indicazioni alle persone in Italia che nelle due settimane successive al rientro dalla Cina dovessero presentare sintomi respiratori (febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratoria).
NUMERI VERDI REGIONALI attivati per l’emergenza nuovo coronavirus:
• Basilicata: 800 99 66 88
• Calabria: 800 76 76 76
• Campania: 800 90 96 99
• Emilia-Romagna: 800 033 033
• Friuli Venezia Giulia: 800 500 300
• Lazio: 800 11 88 00
• Lombardia: 800 89 45 45
• Marche: 800 93 66 77
• Piemonte: 800 333 444
• Provincia autonoma di Trento: 800 86 73 88
• Puglia: 800 713 931
• Sicilia: 800 45 87 87
• Toscana: 800 55 60 60
• Trentino Alto Adige: 800 751 751
• Umbria: 800 63 63 63
• Val d’Aosta: 800 122 121
• Veneto: 800 46 23 40
Altri numeri utili dedicati all’emergenza nuovo coronavirus:
Abruzzo
Nella Regione Abruzzo per l’emergenza sanitaria sono attivi i seguenti numeri:
• ASL n. 1 L’Aquila:118
• ASL n. 2 Chieti-Lanciano-Vasto: 800 860 146
• ASL n. 3 Pescara: 118
• ASL n. 4 Teramo: 800 090 147
Liguria
• Nella Regione Liguria è attivo il numero di emergenza coronavirus 112
Molise
• Nella Regione Molise per informazioni o segnalazioni sono attivi i numeri: 0874 313000 e 0874 409000
Sardegna
• Nella Regione Sardegna per informazioni chiamare il 333 61 44 123
Piacenza
• Nel Comune di Piacenza per informazioni contattare il 0523 317979: attivo dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 18 e il sabato dalle 8 alle 13
Numero di emergenza unico
Contattare il 112 oppure il 118, non per informazioni, ma soltanto in caso di necessità.
Medico di famiglia
In caso di tosse, raffreddore, febbre non recarti al pronto soccorso e negli ambulatori, ma telefona al tuo medico che ti dirà cosa fare ed eventualmente fisserà un appuntamento per la visita.
*Articolo in aggiornamento