I dati sull’occupazione femminile si rivelano molto preoccupanti. Il calo del tasso di occupazione al 49%, contro il 63% della media europea, mostra come il 2020 sia stato un anno dai numeri davvero drammatici. I dati riguardanti le giovani e le donne del Sud sono ancora meno incoraggianti.

Questo è quanto emerge dalla relazione sul Bilancio di genere, nella quale si legge anche come lo stato spenda solo lo 0,56% per ridurre il divario di genere. La pandemia ha avuto un impatto particolarmente negativo sulle donne secondo quanto recentemente dichiarato da Maria Cecilia Guerra, sottosegretaria all’Economia. Oltre all’abbassamento del tasso di occupazione, sono peggiorate anche le condizioni di lavoro.

In Europa in media lavorano 62,7 donne su 100, mentre in Italia il dato delle donne occupate è costituito da meno della metà, le donne Neet che non studiano, non lavorano, non si formano è salito al 29,3% contro la media Ue del 18%. La situazione resta dunque scoraggiante, ma non è un motivo per arrendersi e non considerare misure e strategie per migliorare quanto sta accadendo.

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